lunedì 17 dicembre 2007

JOHN NASH - Il genio dei numeri

John Forbes Nash Jr. (Bluefield, 13 giugno 1928) è un matematico statunitense. Tra i matematici più brillanti e originali del '900, Nash ha rivoluzionato l'economia con i suoi studi di matematica applicata alla "Teoria dei giochi", vincendo il premio Nobel per l'economia nel 1994.
Ma Nash è anche un geniale e raffinato matematico puro. Ha sempre avuto un'abilità poco comune nell'affrontare i problemi da un'ottica nuova e impensabile per gli altri, trovando soluzioni incredibilmente eleganti a problemi complessi, come quelli legati all'immersione delle varietà algebriche o alle
equazioni differenziali paraboliche.

John Nash ha vissuto per circa trenta anni tra i successi scientifici ed accademici e la malattia mentale. Durante la brillante attività scientifica in istituti universitari prestigiosi (come quello di Princeton) oppure in società come la RAND Corporation, dove insieme a logici, matematici, fisici e ingegneri esperti di teoria dei giochi, lavorò per il governo alle strategie politiche e militari della Guerra fredda.
Dovette convivere con la
schizofrenia che spesso e per lunghi periodi nell'arco di trent'anni ne offuscò la stravaganza e la creatività isolandolo emotivamente dal mondo esterno.
Dopo i periodi di crisi, spesso successivi ai ricoveri in ospedali psichiatrici, Nash tornava a fare
matematica.
Ma pochi mesi dopo la malattia si riacutizzava. Terapie come
elettroshock, camicie di forza chimiche, iniezioni di insulina lo hanno segnato nel fisico, ma oggi Nash è un ultrasettantenne che frequenta ancora l'Istituto a Princeton, studia ancora matematica e sembra guarito dalla malattia.

Arrogante e pieno di sé, eccentrico e attaccabrighe, incapace di rapporti sociali normali, John Nash aveva uno strano modo di comportarsi. Non seguiva i corsi regolarmente, li considerava banali, e consultava pochi libri di matematica. Spesso fischiettava interi pezzi di Bach incurante del disturbo per gli altri.

Melvin Hausner ricorda:
"Era sempre immerso nei propri pensieri. Se ne stava seduto da solo nella sala comune. Capitava facilmente che ti passasse accanto senza vederti. Borbottava sempre fra sé e sé. Sempre fischiettando. Nash pensava sempre. Se era sdraiato su un tavolo, era perché stava pensando. Solo pensando. Potevi vedere che stava pensando".

A Beautiful Mind

Il celebre film
A Beautiful Mind (2001) del regista statunitense Ron Howard, vincitore di quattro Golden Globe e di altrettanti Oscar ("miglior film", "miglior regia", "miglior sceneggiatura non originale" e "miglior attrice non protagonista" a Jennifer Connelly per il ruolo di Alicia Nash) narra, romanzandola ed omettendone alcune parti, la vita incredibile del genio John Nash, interpretato da Russel Crowe.

I fatti narrati dal film sono tratti dalla omonima biografia di
Sylvia Nasar, che racconta la storia di Nash condendola con una miriade di dettagli, raccolti da matematici che lo hanno conosciuto e dallo stesso Nash (il libro è edito in Italia col titolo “Il genio dei numeri - Storia di John Forbes Nash Jr., matematico e folle”).

• Trama
Nel
1949, il ventunenne e talentuoso matematico John Nash entra nella prestigiosa Università di Princeton con una borsa di studio per il dottorato. Refrattario ad instaurare rapporti sociali, Nash ha solo due amici: Charles, il suo compagno di stanza, e le formule matematiche.
Ossessionato dal pensiero di trovare un'idea originale a cui applicare le sue formule, John riesce nel suo obiettivo: in una tesi di dottorato di sole 27 pagine espone geniali intuizioni fondamentali allo sviluppo della "
Teoria dei Giochi", facendo così diventare desuete le teorie economiche di Adam Smith.
Le sue idee gli procurano fama e un importante posto di ricercatore al
MIT di Boston, dove conferma la sua intelligenza matematica.
In piena "
guerra fredda" viene contattato dall'esercito per la sua incredibile capacità di decodificatore. Entra così in contatto con l'"eminenza grigia" William Parcher, oscuro personaggio del governo che lo assolda per una missione top secret. Contemporaneamente John trova anche l'amore di Alicia, una giovane studentessa di fisica, che diventa sua moglie.
La vita di
Nash viene a questo punto sconvolta da una terribile scoperta. Charles, la sua nipotina e lo stesso Parcher sono in realtà solo proiezioni della mente malata di Nash, affetto da una grave forma di schizofrenia.
Vagando come un fantasma tra cliniche e manicomi viene sottoposto a numerose sedute di
shock insulinico e ad una massiccia dose di farmaci.
Grazie all'affetto ed alla vicinanza dei familiari,
Alicia in particolare, e alla sua forza mentale riuscirà ad ignorare le sue allucinazioni, superando incredibilmente la malattia e tornando ad una vita normale.
Rinato,
Nash diventa docente a Princeton, e nel 1994 è insignito del Premio Nobel per l'economia.

• Curiosità
Sin dall'inizio del film sono evidenti, seppur abilmente mascherati, i segnali della follia del protagonista :
- Charles non si presenta agli amici né alla ragazza di John, seppur quest'ultimo continui a parlarne agli altri come se realmente esistesse, da quanto emerge dal dialogo tra Alicia e il dottor Rosen.
- Quando Parcher accompagna per la prima volta John nella "base segreta", il matematico dice : "mi avevan detto che questi capannoni erano abbandonati".
- La nipotina di Charles corre in mezzo a dei piccioni, ma questi non si alzano in volo né si spostano. Segno che la bimba esiste solo nella mente di John.
- Quando Parcher blocca Nash alla porta del suo ufficio ed entra con lui, si può notare lo sguardo perplesso della guardia all'ingresso dell'edificio. Appena poche scene dopo, quello del collega di Nash quando lui chiama Parcher per il corridoio.


Per maggiori approfondimenti su John Nash, leggi la breve ricerca da me svolta su questo genio matematico!!!

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